Oggi sono morti Gunter Grass e Eduardo Galeano, due grandi della letteratura mondiale molto amati da Riccarelli.
Di certo il più noto al pubblico è Grass, Premio Nobel nel 1999, la cui fama si era diffusa in Italia soprattutto a partire dalla pubblicazione del grande libro “Il tamburo di latta”, tradotto per la prima volta in Italia nel 1962 da Feltrinelli e nel 1979 trasposto nell’omonimo film di Volker Schlöndorff, vincitore della Palma d’Oro a Cannes.
Meno conosciuto al grande pubblico era Eduardo Galeano, scrittore uruguaiano dai molti interessi, che Riccarelli amava soprattutto per la sua grande passione politica e per il suo interesse per lo sport come mitologia.
Per chi legge lo spagnolo, segnaliamo un suo libro che non crediamo sia stato tradotto in italiano: “Pata Arriba. La escuela del mundo al revés” [Gambe all’aria. La scuola del mondo alla rovescia], che con stile fantastico descrive il nostro mondo come uno strano sistema in cui principi e valori sono rovesciati.
Qui di Galeano ci piace ricordare una definizione tratta da “Las palabras andantes”, Finestra sull’Utopia, e molto spesso invocata da Riccarelli:
UTOPIA :
“Lei è all’orizzonte” dice Fernando Birri
“Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l’utopia?
Serve proprio a questo: a camminare.”